Il Colosseo è il monumento più famoso al mondo, sono tanti i paesi che ce lo invidiano, ogni anno milioni di persone corrono a visitarlo per ammirarne la bellezza, ma non tutti sanno il perché abbia questa forma e perché una parte è crollata.
Prima di rispondere a queste domande parliamo un po’ della sua storia: questo monumento prende il nome di Colosseo per via della colossale statua di bronzo di Nerone che fu messa lì vicino nel II secondo d.c, ma in realtà il suo vero nome è Anfiteatro Flavio ed è l’anfiteatro più grande del mondo in grado di contenere tra i 50.000 e i 75.000 spettatori.
Fu costruito sotto desiderio ed ordine dell’imperatore Vespasiano e poi terminato dal figlio Tito nell’80 d.C, fu destinato ai combattimenti e giochi tra gladiatori, ma anche per delle simulazioni di caccia di animali feroci.
L’aspetto architettonico del Colosseo è davvero molto interessante: all’esterno è composto da quattro ordini architettonici sovrapposti, i primi tre hanno ottanta arcate inquadrate da semicolonne, il quarto è suddiviso in riquadrai intervallate da finestre.
Il quarto ordine ospitava dei supporti in muratura e in legno per sostenere un grande telone che serviva a proteggere le persone dalle intemperie.
L’arena era composta da una grande tavola di legno ricoperta di sabbia, mentre nei sotterranei c’erano gallerie in cui venivano custodite le belve, le attrezzature e i montacarichi.
Solo in alcuni periodi dell’anno, i turisti possono scendere nel ventre del monumento, per ammirare posti in cui le condizioni sono ancora le stesse di fine V secolo d.C, perché non sono state manomessi da usi successivi come invece è avvenuto per il resto del monumento.
Dopo aver fatto un breve accenno sulla sua origine e sulla sua architettura, spieghiamo il perché parte del Colosseo è crollata; osservandolo attentamente, si nota che la parte che sta rivolta verso il colle oppio è intera, mentre l’altra ha subito un crollo parziale, perché?
Alcuni credono che si sia verificato per caso, invece, c’è una motivazione molto plausibile: il Colosseo, per una parte, è stato costruito su terreni molto compatti e solidi, mentre l’altra su terreni di minore qualità.
Questa parte di terreni più fragili sono il risultato di una sedimentazione di un corso d’acqua e di un lago presente su quell’area a quei tempi, di conseguenza, la cattiva qualità del suolo ha fatto in modo che si avvertissero di più gli effetti dei vari terremoti registrati a Roma durante i secoli.
Proprio quei sismi hanno causato tanti danni al Colosseo e in particolare alla parte del monumento costruita sui terreni meno solidi, provocandone nel tempo il crollo.
Forse se quella parte di parete non fosse caduta, il Colosseo non avrebbe tutto quel fascino che ha oggi e che ha fatto innamorare turisti, critici d’arte, esperti di architettura e design.
Stando ad alcuni dati rilevati nel 2015, il circuito che comprende Colosseo, Foro romano e Palatino ha ricevuto ben 6.551.046 visite, proclamandosi il sito più visitato d’Italia, un successo fortemente motivato dall’incantevole bellezza storica e architettonica del monumento, che oggi viene utilizzato anche per l’esposizione di mostre ed eventi culturali.