La climatizzazione industriale è fondamentale per assicurare una maggiore salubrità all’interno degli ambienti di lavoro e per preservare l’efficienza dei macchinari.
Tra gli spazi in cui sono utilizzati più spesso ci sono i capannoni che, soprattutto nelle stagioni estive, possono essere luoghi davvero caldi e per questo, poco sicuri.
È interesse del datore di lavoro fornire questi spazi dei giusti sistemi di climatizzazione per preservare la salute dei suoi dipendenti e dei macchinari.
La climatizzazione industriale, inoltre, è obbligatoria in alcuni casi ben specifici, soprattutto in quei processi produttivi in cui le macchine generano molto calore.
Basti pensare, ad esempio, alle officine meccaniche o più in generale alle aziende metallurgiche.
In questo articolo vedremo quali sono gli aspetti che determinano la scelta del condizionatore più adatto a un capannone e quali sono i modelli più utilizzati per questo tipo di ambiente.
Cosa considerare per scegliere un condizionatore industriale per capannone
Per scegliere la giusta climatizzazione industriale si deve tenere conto dei seguenti aspetti:
- dimensioni del capannone e volume d’aria da raffreddare: in modo da individuare il modello in possesso della potenza adeguata;
- destinazione d’uso del capannone: per stabilire la presenza di eventuali fonti di calore o di umidità;
- posizione geografica: a seconda di dove si trova il capannone cambiano alcuni aspetti fondamentali come le temperature e l’umidità.
Dopo aver analizzato queste caratteristiche si può procedere all’acquisto e all’installazione del miglior sistema di climatizzazione industriale.
Le diverse tipologie di climatizzazione industriale
In commercio è possibile trovare diversi modelli di condizionatori industriali adatti a esaudire ogni specifica esigenza.
Ecco i sistemi più apprezzati e utilizzati:
- ventilazione meccanica come nel caso della climatizzazione industriale di Giacomini Clima. Questo sistema aspira l’aria calda dal pavimento che viene erogata, grazie a delle ventole, a circa 2,5-3 mt di altezza;
- sistemi centralizzati: composti da un’unica unità esterna che, attraverso un sistema di condotte, diffondono in maniera uniforme l’aria fresca in tutto il capannone. Ideali per capannoni di grandi dimensioni;
- sistemi ad espansione diretta: l’aria viene raffreddata grazie all’uso di un refrigerante, sono solitamente meno performanti degli altri sistemi e richiedono molta manutenzione;
- condizionatori split system: si basano sullo stesso principio dei condizionatori ad uso domestico, infatti sono ideali per ambienti di dimensioni ridotte. Sono formati da due unità (una interna e una esterna) collegate da un tubo di rame;
- condizionatori a ciclo di assorbimento: in questo caso, l’impianto sfrutta l’acqua come refrigerante. Si tratta di un sistema generalmente costoso e con una manutenzione complessa;
- condizionatori adiabatici: l’aria è raffreddata grazie all’evaporazione dell’acqua, sistema sconsigliato negli ambienti di lavoro molto umidi.
Condizionatori industriali: benefici su salute e produttività
Diversi studi hanno dimostrato il ruolo fondamentale che i condizionatori industriali hanno per migliorare il benessere dei lavoratori e, di conseguenza, la loro produttività.
La presenza in un ambiente di lavoro di un condizionatore industriale, infatti, aiuta a regolare la temperatura, la qualità dell’aria e l’umidità del capannone. In questo modo si riduce il rischio di malattie respiratorie, ma anche di problemi comuni come mal di testa e stanchezza.
I lavoratori, inseriti in un ambiente di lavoro con queste caratteristiche, possono svolgere le proprie mansioni con maggiore concentrazione e motivazione.