Dall’144 degli anni ’90 al 2017: l’epopea del telefono erotico
Il fenomeno dei telefoni erotici nacque agli inizi degli anni ’90 con i numeri a pagamento aventi come prefisso l’144, gli 166 ed i 178, successivamente rimpiazzati dai numeri 899 a basso costo.
Oggi giorno, la maggior parte delle hot line, a meno di 1 euro al minuto da la possibilità di parlare con giovani ragazze disinibite, signore mature, anziane o casalinghe annoiate oppure gay e trans disponibili ad intrattenere conversazioni ad alto contenuto erotico con chiunque le contatti.
Le statistiche dimostrano che, nella maggior parte dei casi, i fattori principali che spingono un individuo a chiamare un telefono erotico sono il divertimento, la voglia di trasgredire ed evadere dalla monotonia della quotidianità oltre che per allontanare la solitudine. Non a caso alcuni clienti abituali instaurano un certo feeling con l’operatrice tanto da confidarle anche problemi e situazioni di carattere personale, cercando nell’interlocutrice una confidente.
Diversamente da quanto molti potrebbero erroneamente pensare, i clienti delle linee hot non sono solo single in cerca di compagnia ma, anche persone sposate o fidanzare in cerca di un modo per esternare e soddisfare liberamente le fantasie sessuali represse per timore di essere disapprovati dalla propria partner rivolgendole frasi spinte o semplicemente per timore.
Sotto questo punto di vista i telefoni erotici possono quindi essere considerati una valida soluzione, anche per i più riservati, per dare sfogo alle proprie inibizioni, migliorando così anche il rapporto con la propria partner.
Dopo i primi anni, probabilmente in virtù della cresi economica e della concorrenza sempre più spietata, si è assistito ad un netto ridimensionamento dei costi del servizio.
Oggi giorno, collegandosi in rete, in pochi e semplici click è possibile trovare dei siti internet che pubblicizzano numeri erotici con tariffe sempre più economiche e vantaggiose per il chiamate.
Considerata, inoltre, la scarsità di lavoro in questo periodo di profonda crisi, sempre più spesso a flirtare al telefono è la ragazza della porta accanto: studentesse o neolaureate che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Casalinghe, madri in difficoltà o semplicemente donne mature curiose di scoprire fino a che punto possa spingersi la fantasia di un uomo.
Sulla base di quanto detto è lecito concludere che i telefoni erotici, non sempre visti di buon occhio dai conformisti più antiquati, siano infondo una sorta di servizio di pubblica utilità arginando altresì la mancanza di lavoro.