Il sarto è una figura che rappresenta una nobile arte e nel corso degli anni è andata lentamente perdendosi.
In un’epoca simbolo del conformismo e dell’appiattimento di stile e personalità, l’arte sartoriale su misura, ha registrato un calo considerevole di attenzione.
La comodità di poter acquistare velocemente e senza alcuno sforzo, un qualunque capo di abbigliamento alla portata di tutti, ha reso l’intervento di un sarto, superfluo ed oneroso.
Il “su misura” si è trasformato lentamente in un lusso che solo pochi eletti potevano permettersi. Distinguersi attraverso un abito e farsi riconoscere come portatori unici di esemplari tagliati e cuciti addosso, era diventato sinonimo di sfarzo ed alta moda (inaccessibile ai più).
Per fortuna negli ultimi anni si è potuto riscontrare un sostanziale cambio di direzione.
L’arte sartoriale su misura è tornata alla ribalta. Si è confermata come portatrice di stile e personalizzazione per chiunque desideri affermare il proprio io attraverso la moda e lo stile.
Parola d’ordine: Distinzione
Alla luce del cambiamento globale sul panorama della moda mondiale, la figura e la professione del Sarto ha trovato una sua nuova dimensione.
Non è più impensabile rivolgersi direttamente ad un sarto per farsi cucire un abito, un pantalone o una giacca su misura. Non occorre più un’occasione speciale per farsi prendere le misure da un professionista che realizzi per noi un abito da matrimonio, piuttosto che per una laurea o quant’altro.
La semplice necessità di distinzione dalla massa è diventata prerogativa assoluta per uscire dal conformismo e chiedere un abito su misura.
Un abito su misura che affermi un intrinseca diversità tra noi e il resto del mondo. Un abito su misura che sappia spiegarci e ci mostri per quello che siamo veramente.
In pratica, come il vinile sta proclamandosi come medium di ascolto nobile nel mondo della musica, allo stesso modo l’arte sartoriale su misura è tornata ad essere segno di autenticità e differenziazione.
Creatori di stile: pezzi unici che hanno fatto la storia della moda
Nel settore dell’abbigliamento la massificazione ha creato delle lacune. Queste possono essere colmate solo da un vero professionista, come un sarto/stilista che crea il su misura.
Un sarto che si rispetti ha la possibilità di soddisfare le esigenze di qualunque fascia di età, per qualunque occasione e con qualunque pretesa.
La sua attività è rivolta a chi vuole cambiare e vestirsi come meglio crede, potendo scegliere dalla A alla Z i particolari che lo distingueranno. Tessuti, taglio e misure, tutto personalizzato, mai improntato ad adattare qualcosa che già esiste, ma diretto a creare il nuovo.
Ecco così che nascono pezzi unici, progettati e realizzati esclusivamente per un determinato cliente.
La professione del sarto deve essere equiparata a quella di un vero artista.
Come ci insegna la storia della moda degli anni ’80, quando grandi firme italiane, come Armani o Gucci, hanno saputo leggere ed interpretare alla perfezione il tempo e il sentimento delle persone attraverso colori e tessuti che ne fotografavano il momento.
La società è finalmente tornata a riconsiderare la professione del sarto e del su misura, mentre il panorama mondiale della moda ha lasciato sempre più spazio alla libera interpretazione del gusto e all’espressione del personale.
