Raffreddore del gatto: quali sono i sintomi e come si cura
Può capitare, specialmente nei mesi più freddi, che il proprio gatto presenti sintomi influenzali proprio come gli essere umani. Quindi se starnutisce frequentemente, gli lacrima l’occhio o soffre di un’eccessiva secrezione accompagnata dalla congestione delle vie respiratorie, molto probabilmente è caduto vittima dell’influenza.
Se i sintomi sono lievi può essere tranquillamente curato in casa anche se si consiglia sempre di portarlo prima dal veterinario per stabilire la terapia più adeguata alle circostanze. Proprio come le persone, i micini piccoli e quelli più anziani sono più predisposti alle malattie da raffreddamento perché hanno un sistema immunitario poco sviluppato, nel primo caso, cagionevole, nel secondo.
Le influenze non adeguatamente curate possono degenerare in patologie gravi, come anemia, disidratazione e polmonite. Se i sintomi: starnuti frequenti, lacrimazione o continua secrezione negli occhi, non scompaiono entro una settimana, è il caso di allarmarsi perché potrebbe trattarsi di una patologia più grave. È importante, dunque, tenere il micio sotto controllo per evitare complicazioni.
Quanto più si rimanda una visita dal veterinario, tanto più cara e complicata finirà per essere la cura.
Indipendentemente che il raffreddore sia allergico o influenzale il micio starnutisce di continuo, ha il naso fortemente irritato, prurito, e respira con difficoltà. Anche gli occhietti non sono immuni: lacrimano abbondantemente e talvolta compare anche il pus. Talvolta la gravità della malattia può compromettere anche lo stato di salute della bocca con dolori talmente forti che gli impediscono anche di nutrirsi.
Non vi è cura per lo starnuto perché, in se per sé, non è una malattia ma, una volta individuata la causa patologia è facile per il veterinario prescrivere la cura adeguata.
In presenza di sintomi lievi consigliamo di preparargli dei pasti caldi, utili a stimolare l’appetito del gatto che in questi casi viene meno perché il senso del’olfatto è compromesso. Sarebbe bene optare per il pesce oppure il pollo perché sono gli alimenti di cui sono più ghiotti.
Può rivelarsi utile far stare il gatto in bagno mentre si fa la doccia, in questa maniera il vapore generato dall’acqua calda lo aiuta a decongestionare le vie respiratorie. Per aiutarlo a diminuire la lacrimazione e la secrezione mucosa può essere utile fargli degli impacchi con un batuffolo di cotone imbevuto di camomilla. Pomate come la vasellina, invece, sono un’ottima soluzione per il naso dolorante e screpolato. Se nonostante questi accorgimenti, dopo una settimana, il gatto ancora starnutisce e gli lacrimano gli occhi allora si consigli di portarlo immediatamente dal veterinari per una visita approfondita.