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Perché scegliere condizionatori senza unità esterna: pregi e difetti da valutare

condizionatori senza unità esterna

I condizionatori senza unità esterna negli anni, sono sempre più scelti e preferiti rispetto a quelli fissi. Ma quali sono le differenze tra i due modelli? E perché mai uno dovrebbe esser precluso rispetto all’altro? In questa guida vedremo tutti i pregi e difetti per notare le potenzialità e la reale convenienza.

In linea generale, i condizionatori che non hanno una unità esterna vengono montati in spazi piccoli, in modo tale da non dover complicare l’installazione come potrebbe accadere con i condizionatori fissi e far raffreddare l’ambiente chiuso in un lasso di tempo più ridotto.

I vantaggi di avere un condizionatore senza unità esterna sono nettamente superiori rispetto agli svantaggi. Ecco perché dovrebbero essere preferiti:

  • Perfetto per gli ambienti piccoli: un solo apparecchio che non ingombra e senza la necessità di ricorrere all’installazione di una unità secondaria.
  • Soluzione ideale per chi non ha voglia di modificare le mura di casa.
  • Adattabili a qualsiasi design.
  • Rumori limitati all’esterno.
  • Sono sostenibili per l’ambiente e per l’economia familiari, grazie ai suoi moderati consumi.
  • Manutenzione economica, semplice e soprattutto comoda.

Lo svantaggio potrebbe essere la minor performance rispetto ad un condizionatore fisso, soprattutto se l’ambiente in cui è montato è leggermente grande.

Un altro neo del condizionatore senza unità esterna, è l’obbligo di controllare la presenza di una parete comunicante con l’ambiente esterno. Ciò, agevolerà la fuoriuscita e l’entrata dell’aria.

Condizionatori senza unità esterna: costi e consumi

Una pompa di calore senza unità esterna pari a 7.000 BTU, potrebbe costare circa 250€, mentre i modelli che vanno da 9.000 a 12.000 BTU, hanno un costo medio che parte da 800€ fino ad arrivare a 1.200€.

Inoltre, i condizionatori maggiormente costosi sono quelli a colonna, le cui cifre possono partire da 2.000€ fino a 6.000€.

Un condizionatore a pompa di calore mono split da 12.000 BTU/h assorbe mediamente, in modalità raffreddamento, 1050 W, con un minimo di circa 240 W e un massimo di circa 1450 W.

Un condizionatore di classe energetica alta con capacità di raffreddamento di 9000 Btu ha un consumo energetico stimato di 1000 W, il che significa che tenerlo accesso per 6 ore al giorno (considerando un costo al kWh di 0,20€ in bolletta), costerà 1,20€ al giorno, che per 90 giorni (i tre mesi estivi), verrebbe 108€.

Chiunque voglia avere gli stessi vantaggi di un condizionatore che non sia fisso, potrebbe ricorrere ai modelli inverter senza unità esterna. Essi, possono essere regolati a seconda della potenza di preferenza e alla temperatura selezionata, cosicché l’aria che emette possa essere meno intensa e di conseguenza, i consumi saranno certamente più moderati ma soprattutto, con un controllo superiore.